Giulia Simi
Sono nata a Loja (Ecuador) nel lontano 1954, ho vissuto fino a otto anni negli Stati Uniti, ho fatto il liceo a Legnano (Milano) e l’Università a Siena.
Sono docente di algebra presso Università di Siena.
Mi sembra di essere stata sempre radicale.
Ho fatto parte del Comitato di Radicali e sono stata presidente di Radicali Italiani.
In questi decenni ho seguito quasi tutte le campagne promosse dai Radicali e dal leader Marco Pannella. Mi ricordo che Piazza Salimbeni era diventata le mia dimora.
Ho fondato con Luca Coscioni e altri l’Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica.
È stata un’esperienza meravigliosa.
Oggi faccio parte del Consiglio Nazionale del Partito Radicale e del Consiglio generale dell’Associazione Luca Coscione per la libertà della ricerca scientifica.
Il futuro è aperto a tutto, spero con novità che non sono in grado di immaginare.
Mi presento nella Lista Europa in Comune con convinzione perché è una lista di persone liberali, liberiste e libertarie.
Sembra che sia cambiato l’atteggiamento negativo dei cittadini europei verso l’Europa, grazie all’importante sostegno economico in questo momento di grave crisi, allora penso che sia giunto il momento per costruire finalmente un’Europa Federale.
Un’Europa Federale e democratica significa abbandonare il voto all’umanità nel Consiglio, altrimenti risulterà impossibile prendere qualunque decisioni importanti oppure avere una politica estera con una sola voce. Sono solo alcuni esempi perché in un’Europa Federale significa condividere solo alcuni punti fondamentali, perché allo stesso tempo bisogna sapere valorizzare le diverse culture e storie.
Pensiamo come sarebbe importante una politica estera europea; significa che avremo maggior peso nel chiedere la liberazione di Navalny in Russia, oppure nel chiedere il rispetto dei diritti dei cittadini come in Paesi come l’Iran, la Turchia, oppure la Cina. Invece di muoversi in modo sparso come piccole nazioni che nella scacchiera sempre più globale conteranno sempre meno.
È l’occasione per cambiare questa Europa. Penso che Più Europa potrebbe essere protagonista di questo cambiamento e la lista Europa in Comune sicuramente darà con i suoi eletti un contributo fondamentale nelle idee, nelle proposte e la passione per la politica.
Io liberale, liberista e libertaria e radicale da sempre, amante del proprio lavoro, come docente di algebra all’Università di Siena, tenterò di dare il mio contributo a questa lista “Europa in Comune” con i miei meravigliosi compagni di strada.
Per “Più Europa” la lista “Europa in Comune” sarà una ricchezza.